Chi brucia chi... (o cosa)
Vi fa indignare questa?
Avete mai sentito l’odore della carne umana bruciata?
Nemmeno io, ma ho letto da qualche parte che è un odore terribile, che non te lo dimentichi più.
Da Gaza i medici raccontano che la maggior parte delle ferite delle persone che riescono a giungere ancora vive in ospedale sono provocate da forti ustioni e dalle esplosioni delle bombe. Le ustioni sono rese ancor più terribili dall’utilizzo di munizioni al fosforo bianco.
Sicuramente diverso è l’odore di una bandiera bruciata.
Quindici giorni fa, sia a destra che a sinistra si è levato un coro unanime di condanne per una pezzo di stoffa bruciato a Milano durante la manifestazione e ha fatto gridare allo scandalo la grande preghiera collettiva in piazza Duomo. Certo alla borghesia impellicciata pronta alla grande saga dei saldi di fine stagione, deve aver dato parecchio fastidio la vista di un’umanità in preda al dolore. Il dolore, il loro dolore meglio guardarlo in televisione.
e questa?
Intanto sono passate due settimane e Israele ha continuato sistematicamente a violare ogni diritto umano possibile e immaginabile. Il suo esercito ha commesso e continua a commettere in queste ore crimini di guerra nella più completa impunità.
Non si leva tuttavia nessuna condanna a voce alta da parte della nostra classe politica, ma soprattutto da parte di tanti uomini di cultura e intellettuali che ancora hanno il coraggio di definirsi di sinistra. La politica quando smette di giudicare la realtà e giudica soltanto i simboli, ha già fallito.
Sabato prossimo sarò in piazza con “gli islamici” come li ha definiti il Corriere della Sera.
Sarò con tutte le persone che non riescono a restare indifferenti al genocidio che Israele sta compiendo nella Striscia di Gaza.
Sarò con tutti coloro che si sentono impotenti come me e anche con quelli che esprimeranno, invece di reprimerla, la rabbia contro lo stato criminale d'Israele. Spesso reprimere la rabbia può diventare potenzialmente più pericoloso di una bandiera bruciata.
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Leggi anche: "Bruciare una bandiera israeliana è molto, ma molto più grave che bruciare col fosforo un bambino palestinese" dal blog di Guido Piccoli.
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