Guido Piccoli: il cortile di casa degli USA non esiste più
Fonte: AMI - Agenzia Multimediale Italiana
Guarda il video dell'intervista a Guido Piccoli realizzata da Alessandro di Rienzo
«In America Latina è esagerato dire che democratici e repubblicani uguali sono e allo stesso modo si comportano, ma c'è parte di verità in questo». Per Guido Piccoli, esperto di America Latina, non vi sarà una immediata e drastica inversione di tendenza nella prossima amministrazione Usa verso i governi e popoli dell'America del sud. «Negli ultimi anni l'autore di politiche più pesanti con i popoli latinoamericani fu proprio il democratico considerato più progressista e più amato John Kennedy», ricorda il giornalista autore di Colombia, il paese dell’eccesso. «La vittoria di Obama forse cambierà qualcosa? Forse a essere un po' più intelligenti, meno arroganti, al fine di ottenere risultati diversi. Ma sul punto più caldo, sul Venezuela, con Caracas che si pone come capitale in opposizione a Washington, Obama ha detto cose che non fanno ben sperare. Ma con la Colombia, che più ha seguito Bush in questi anni, Obama cercherà di ampliare i diritti dell'opposizione e dei diritti umani», ha auspicato Piccoli.
«Un lavoro non facile» aspetterà Barack Obama nel relazionarsi con quello che Gianni Minà un decennio fa considerava come continente desaparecido. Adesso, spiega Guido Piccoli, «il cortile di casa degli Usa non esiste più».
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