Rosina Valcárcel: La traccia dell'arcobaleno (a Annalisa Melandri)
Di Annalisa (del 28/10/2008 @ 17:25:24, in Poesia , linkato 939 volte)
Qulche giorno fa, la mia amica Rosina Valcárcel, nota poetessa peruviana, figlia del grandissimo poeta e compagno Gustavo Valcárcel e dell’instancabile militante comunista Violeta Carnero Hoke, mi ha regalato una grande emozione dedicandomi questa poesia.
Non credo di meritare i suoi versi. Quello che so è che da tempo ci unisce qualcosa di molto forte. Qualcosa di forte e sottile nello stesso tempo, che viene da un libro di suo padre. Un libro che non so bene, né come, né quando, mi ha scelta...
“Obra poética”, tutta la poesia di Don Gustavo Valcárcel dal 1947 al 1987 . L’edizione che gelosamente conservo da tanti anni è la prima, del 1988. Quasi vent’anni dopo, il destino ha voluto che Ros ed io ci incontrassimo lungo quelle strade alle quali conducono l’amore per l’uomo e per il popolo.
“... vengo dal popolo e vado al popolo, al principio e alla fine del vissuto. Potranno dirmi tutto, meno che non ti ho amato con ogni poro della mia pelle. Potranno rinchiudermi, picchiarmi, distruggermi, ma il giorno dopo la mia polvere e la mia parola staranno ancora combattendo”: questo percorso di vita immaginava Don Gustavo Valcárcel. Questa fu la sua vita. E questa è anche la vita di Rosina, sua figlia.
Grazie Ros.
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La traccia dell’arcobaleno
(a Annalisa Melandri)
Dietro i guerrieri che fuggono
Restano dolci mani nude
Le tue mani compagna
E il tuo cuore nobile
In cerca dei carnefici e dei ruffiani che ci governano
Perché non sia la vergogna a seppellirci
Vigili
Altere dobbiamo seguire la traccia dell’arcobaleno
Quella dei nostri compagni torturati
Per non essersi allontanati dalla luce viola
Cerchiamo di far tacere il silenzio
Con il tuo scrivere ribelle
E forse in qualche angolo dell’America del Sud
O nel Vecchio Continente
Senza miseria né schifo
Resusciti la speranza e l’allegria
Tra la gente
Raccogliendo l’anelito millenario della terra
Sotto la sinfonia del sole
Rosina Valcárcel Lima 11 ottobre 2008
(traduzione di Annalisa Melandri)
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