Un onorevole, due prostitute, d’alto bordo ma sempre prostitute, per intenderci meglio quelle che le paghi (tanto) e te la danno, cocaina, alcol, un albergo.
Nulla di penalmente rilevante.
Una prostituta sta male a causa della droga e viene portata in ospedale.
Nulla di penalmente rilevante.
“Non c’è reato, nessuna denuncia” dicono gli investigatori.
La prostituta che è finita all’ospedale per abuso di cocaina non ha denunciato il parlamentare con il quale si trovava quella sera e quindi non c’è reato.
Non importa se il personaggio è un parlamentare, non importa se lei ha consumato cocaina, non importa se il buon senso o la moralità ravvisano un’infinità di reati ma il reato di fatto non c’è. Anzi, il parlamentare addirittura si presenta spontaneamente in questura anche se dice “non mi hanno convocato e non ho nessun obbligo”.
Simpatica la ricostruzione della serata che ha fatto lo stesso Cosimo Mele riportata da La Repubblica, merita di essere copiata.
Le frasi colorate sono le mie, spontanee battute.
“Quella signora l’ho conosciuta a cena, al ristorante Camponeschi, presentata da amici”
“Non sapevo fosse una prostituta” ribadisce più volte, poi ammette di averlo capito”a un certo punto” (che puntoooo?, no perché al ristorante ….) e di averle fatto un “regalino” (sulla cifra preferisce sorvolare).
Meglio così ma “un regalino” suvvia più squallido Mele non potevi essere.
L’ha portata in una suite all’Hotel Flora, “anche se ho casa a Roma, ho preferito”. Certo fa più "in", sei pur sempre un parlamentare insomma….
Passano la serata insieme, sempre secondo il racconto del parlamentare poi ognuno va a dormire in una stanza diversa della suite….Si vabbè.
Di cocaina l’onorevole dice non solo di non averne fatto uso, ma nemmeno di averla vista (doppio vabbè): Forse lei ha preso pasticche. Che ne so io dormivo. (Della serie non c’ero e se c’ero dormivo, triplo vabbè).
Mele insiste anche sul fatto che lui era in compagnia di una sola ragazza, la seconda dice, l’ha chiamata l’altra “a un certo punto, poi se ne è andata”. Sempre lo stesso punto di cui sopra?
Quanto alla squillo che si è sentita male “non è che proprio stava male – dice Mele- straparlava”.
Tanto che lui ha chiamato la reception chiedendo un medico.
Certo perché per un parlamentare dell’UDC sposato con tre figli immagino che trovarsi in una suite con una squillo fatta di cocaina che comincia a “straparlare” sia un tantino preoccupante o no?
Un’autombulanza ha raccolto la ragazza e l’ha portata al San Giacomo. Quando si è ripresa, agli agenti ha detto che nessuno l’aveva costretta a fare niente e che “quel signore” le aveva anche pagato la prestazione.
Che galantuomo.
La polizia ha messo tutto per iscritto. Il verdetto finale? “Nulla di penalmente rilevante”.
Amen e così sia.
I commenti sono disabilitati.