Gentile Direttore Piero Sansonetti,
Ci troviamo di fronte all’ennesima “Nocionata”?
Ricordo quella appena di pochi mesi fa sulla “redistribuzione del reddito che altro non sarebbe se non un’ elemosina ai poveri” .
Ho trovato questa volta però veramente di cattivo gusto l’articolo “dell’inviata Angela Nocioni” pubblicato su Liberazione del 30 maggio.
Non voglio entrare nel merito di tutti i mali di Cuba che lei meticolosamente elenca, anche se un riferimento particolare va fatto su quanto dice del problema abitativo dell’Avana.
Confesso che non ero a conoscenza del problema dei “crolli” dovuti ai soppalchi, ma comunque inviterei la Nocioni a farsi un giro nelle democraticissime Roma e Napoli dove in uno stesso appartamento vivono anche 5/6 nuclei familiari insieme, o il degrado di alcuni quartieri di edilizia popolare delle nostre città.
Sarei infine curiosa di conoscere il nome di quest’associazione internazionale che registra perfino i crolli decimali dell’Avana.
A prescindere da tutto ciò, dai visti, dal desiderio di evadere, dalla stampa, dalla carta che manca, e da altro ancora, trovo però che ironizzare sul dolore di un padre che ha perso un figlio sia degno della peggiore infamia possibile mascherata da giornalismo.
Cosa non si direbbe per afre carriera…
Nemmeno Omero Ciai arriva a tanto. Ma nemmeno Libero e Il Giornale.
Dopo tutto quello che ha sproloquiato sull’ “inferno cubano” che bisogno aveva la signora in questione di infierire su un uomo già così provato e che non ancora riceve giustizia per la morte del figlio?
Giustino e Fabio di Celmo, erano già imprenditori all’Avana al momento della morte del figlio e aprire un ristorante a Cuba era un desiderio di Fabio che il papà ha realizzato.
Eppure se non sbaglio in passato il PRC ha appoggiato sia la causa dei 5 cubani che per la Nocioni sono semplicemente “spie”, sia quella dell’estradizione in Italia di Posada Carriles.
E anzi leggo che proprio il 17 maggio scorso, è stata presentata in Parlamento un’interrogazione per la richiesta di estradizione del terrorista Posada Carriles affinché risponda dell’assassinio del cittadino italiano Fabio di Celmo.
Non è possibile che un quotidiano di partito pubblichi una pagina completamente fuori linea rispetto al partito di riferimento, ma anche così livorosa, aggressiva, volgare. Ilettori di Liberazione hanno diritto di sapere se è cambiata la linea del PTRC su Cuba. Nessuno dice che Cuba sia perfetta ma si rende conto che la Nocioni allinea il PRC alla destra più recalcitrante?
Fabio si è trovato a detta di Carriles, “nel posto sbagliato al momento sbagliato”, la Nocioni, caro Direttore, a Liberazione, in che posto si trova secondo lei? In quello giusto o in quello sbagliato?
Annalisa Melandri
Roma
Leggi anche:
la lettera della Segreteria Nazionale dell'Associazione Italia-Cuba
dove viene riportata la lettera di Paolo Rossignoli (Edizioni Achab) e alcuni articoli in rete che riguardano Angela Nocioni.
la lettera di Annalisa Melandri a Piero Sansonetti su una precedente "Nocionata"
la lettera di Elio Bonomi di Notizie dall'Impero
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