Piazza ipocrita e razzista
Ipocrita, tutta la “gente normale” di Piazza San Giovanni, come Claudio Brachino sulla prima pagina de Il Tempo di oggi, chiama le famiglie che ieri la affollavano.
E meno male che mette le virgolette.
Ipocriti, che fanno finta di non sapere che in Italia sono sempre di più le unioni libere (passate da 207.000 del 1993 a 556.000 del 2003) e che sempre più figli nascono fuori dal matrimonio, che negli ultimi trent’anni i matrimoni sono diminuiti del 32,4 % e che negli ultimi dieci i divorzi sono aumentati del 66%.
Ipocriti perchè di fatto (questo sì) si sono prestati all’ennesimo show del Cavaliere, il quale “unto dal Signore” sembra avere avuto direttamente da quest’ultimo precise indicazioni su di che idea politica debbano essere i cattolici.
Forse il Cavaliere e il Vaticano stanno già lavorando all’11 comandamento: non essere di sinistra.
Ipocriti perchè mentre osannano valori sacri applaudono dubbi personaggi come Kiko Arguello e razzisti perchè si mescolano a omofobi e islamofobi dichiarati come quelli del Centro Lepanto.
Razzisti tutti quanti perchè non hanno fatto altro che ribadire il loro sentirsi di serie A contro tutta la marmaglia di poca fede che non rientra nel canone da cartellone pubblicitario del Mulino Bianco e che sono stati declassati in serie B.
A partire da Brachino che nei bambini di P.zza San Giovanni vede un “grande potere simbolico”. Ah, già tutti gli altri bambini sono di serie B.....
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