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In Perú intellettuali e poeti protestano contro la firma del TLC con il Cile
Di Annalisa (del 05/04/2009 @ 23:35:21, in Perů, linkato 1275 volte)

Le poetesse Patricia del Valle (sin), Rosina Valcárcel (centro) e Marcela Pérez Silva (destra) lavando la bandiera del Perú

Un sondaggio realizzato in Perú  dall’agenzia  Ipsos Apoyo rivela che il 42% delle circa mille persone intervistate da questa  agenzia in tutto il paese sono contrarie al Trattato di Libero Commercio  che il presidente Alan García ha recentemente firmato con il Cile e che è operativo ormai dal 1 marzo scorso.
 
La protesta è condotta  dal Partido Nacionalista guidato  dall’ex candidato presidenziale,  Ollanta Humala, che ha minacciato battaglia legale  contro il TLC in virtù del fatto che l’accordo è stato firmato senza la ratifica del Congresso. Inoltre il Partido Nacionalista considera prioritaria la definizione della disputa sui confini marittimi e terrestri con il Cile, attualmente in discussione al  tribunale internazionale dell’Aja.
 
Altri tipi di proteste e manifestazioni si sono realizzate spontaneamente in tutto il paese, come quella organizzata a Lima da alcuni amici, un gruppo di circa 30 poeti ed intellettuali,   tra i quali Rosina Válcarcel, Patricia Del Valle, Ana Maria Intili e Winston Orrillo,che  hanno organizzato il 22 marzo scorso  una singolare forma di protesta:  lavando simbolicamente la bandiera del loro paese  nella Plaza San Martín a circa 500 metri dal palazzo del governo, hanno tenuto a sottolineare  come l’accordo con il Cile sia “lesivo degli interessi nazionali”, come ha precisato   lo scrittore Winston Orrillo, docente di giornalismo dell’Universidad Nacional Mayor de San Marcos.
 
 
P.S.
Va sottolineato che alcune di queste persone, impegnate da tempo anche nella campagna per il trasferimento di Victor Polay Campos, leader del MRTA, in un carcere civile (è detenuto ormai da 17 anni nella Base Navale del Callao) e per il loro impegno in difesa dei diritti umani stanno ricevendo via mail  da settimane ormai,  minacce e insulti provocatori.
Victor Polay Campos deve scontare ancora 18 anni di carcere,essendo stato condannato dalla Corte Suprema a una pena di 35 anni. Chi volesse firmare la petizione per il trasferimento di Victor Polay Campos a un carcere  civile può farlo inviando una mail a:
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I poeti Winston Orrillo (sin) e Germán Carnero Roqué (destra) lavando simbolicamente la bandiera del Perú