Ormai siamo progrediti...
Pubblico questa riflessione giuntami dall'amico Raffaele Mangano, autore tra gli altri di "Il mio amico Abdul" recensito qui.
"Praticamente si pranzava sul marciapiede. Il cameriere andava avanti e indietro, sudato e accaldato, scusandosi per il ritardo del cuoco che doveva cucinare solo riso, verdure e un orribile pollo bollito. Ad un tratto un uomo cencioso attraversò la strada barcollando. Giunto nei pressi della locanda, stramazzò a terra. Giusto un brusio, poi gli avventori ripresero a darsi da fare con le portate. Sapevo già tutto, ma rimasi lo stesso turbato. Il poveretto era un paria, un intoccabile. Sarebbe morto e poi un carro della municipalità di Calcutta avrebbe rimosso il corpo, come se fosse un cane randagio.
Due bambine rom muiono sulla spiaggia. I bagnanti rimangono stesi sui lettini, bevono bibite fresche, fanno il bagno, leggono riviste di gossip.
Insomma ci siamo arrivati anche noi. La nuova Italia non ha più nulla da invidiare a nessuno. Evviva"
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