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La tutela ai cittadini sempre più minacciata
Di Annalisa (del 14/07/2008 @ 16:29:52, in In Italia, linkato 751 volte)
In una mail list questa mattina ci sono state interessanti osservazioni sulla campagne contro le tutele ai cittadini che ormai la destra promuove da tempo. Confermata recentemente  dal rinvio dell’entrata in vigore della normativa sulla Class Action annunciato dal ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e chiesto a gran voce da Confindustria.
Il Giornale, mi segnalano, oggi apre con un affondo sulle associazioni dei consumatori,  “i cani da guardia del mercato dei beni e servizi”. “La casta dei consumatori” è  il titolo.
Le associazioni hanno ricevuto secondo il Giornale, "da Roma” (ormai va di moda dire così) 47 milioni di euro in 5 anni per fare “da antistato”. In realtà si tratta di  una parte del ricavato delle sanzioni applicate dall’Authorithy  sui  casi di abusi riconosciuti tali  verso i cittadini segnalate proprio dalle associazioni a tutela dei consumatori.
L’amico Filomeno,  fa notare giustamente come questa campagna de il Giornale “si inserisce benissimo in una più ampia contro le tutele ai cittadini in corso da tempo. Partita come moda mediatica con l'attacco ai dipendenti statali e parastatali da parte del Corriere ("LaCasta" ) , proseguito con alcuni  aggiustamenti tremontiani sulle coop, con l'attacco al sindacato (ormai annichilito) ed agli ambientalisti ed oggi ai consumatori. La cosa permette alle Destre(politiche e sociali) di colpire organizzazioni legate soprattutto al centrosinistra ed alla tutela del cittadino
 e si inserisce benissimo nel quadro del nuovo capitalismo : quello feudale-anarchico. Dove lo Stato viene a mancare nella sua funzione, sociale (sanità, istruzione... ) e rimane solo come keynesianesimo militare: organismo di controllo (militare e poliziesco) e fautore di appalti per la elite”.
La trovo un’ottima osservazione ed è quello che sempre più sta accadendo nel nostro paese. Lo Stato inteso nella sua funzione di tutela dei cittadini e di assistenza (sia sanitaria, che di istruzione, ma anche di difesa dei diritti) che viene smantellato poco a poco e il singolo  che si ritrova sempre più solo e costretto ad arrangiarsi come può.