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Victor Jara: Corrido di Pancho Villa
Di Annalisa (del 20/09/2007 @ 15:36:55, in Non solo poesia, linkato 2283 volte)

Pancho Villa

Fui soldato di Francisco Villa
di quell’ uomo di fama immortale
che anche se andava montando una sella
non invidiava la poltrona presidenziale (*)
 
Ora vivo laggiù sulla riva
ricordando quel tempo immortale,
ora vivo laggiù sulla riva
ricordando Villa laggiù a Parral.
  
Io fui uno di quei decorati         
che con il tempo divenne maggiore
nella lotta restammo feriti
difendendo patria ed onore.
  
Oggi ricordo i tempi andati
in cui combattemmo contro l’invasore,
oggi ricordo i tempi andati
di quei decorati di cui fui maggiore.
  
Il cavallo che tante volte cavalcai
a Jimenez raggiunse la morte,
una pallottola destinata a me
il suo corpo attraversò.
  
Nitriva morendo dal dolore
e per la patria dette la vita,
nitriva morendo dal dolore
quanto piansi quando morì.
  
Pancho Villa ti porto impresso
nella mia mente e nel mio cuore
e anche se a volte mi vidi sconfitto
dalle forze di Alvaro Obregón
sempre fui fedele soldato
fino alla fine della  rivoluzione,
sempre fui fedele soldato
che tanto lottò vicino al
cannone.
(Victor Jara)
Traduzione di Annalisa Melandri
(*gioco di parole, silla in spagnolo vuol dire sia sedia che sella del cavallo)
 
 
Fui soldado de Francisco Villa
de aquel hombre de fama inmortal
que aunque estuvo sentado en la silla
no envidiara la presidencial.
  
Ahora vivo alla por la orilla
recordando aquel tiempo inmortal
ay, ay,
ahora vivo alla por la orilla
recordando a Villa alla por Parral.
  
Yo fui uno de aquellos dorados
que con tiempo llego a ser mayor
en la lucha quedamos lisiados
defendiendo la patria y
 honor.
  
Hoy recuerdo los tiempos pasados
que peleamos con el invasor
ay, ay
hoy recuerdo los tiempos pasados
de aquellos dorados que yo fui mayor.
  
Mi caballo que tanto montaba
en Jimenez la muerte alcanzo
una bala que a mi me tocaba
a su
 cuerpo se le atraveso.
  
Al morir de dolor relinchaba
por la patria la vida entrego
ay, ay
al morir de dolor relinchaba
como le lloraba cuando se murio.
  
Pancho Villa te llevo grabado
en mi mente y en mi corazon
y aunque a veces me vi derrotado
por las fuerzas de Alvaro
 Obregon
siempre anduve como fiel soldado
hasta el fin de la revolucion
ay, ay
siempre anduve como fiel soldado
que tanto ha luchado al pie del cañon.
 
(Victor Jara)