Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Annalisa (del 21/05/2009 @ 11:49:51, in Poesia , linkato 855 volte)
Altra lingua - da Acquaforte (Fara Editore, 2003)
sei giunto al paese dei tuoi sogni
sorridi
non bastano i sorrisi
si chiudono le anime e le porte
accettando la sfida
fai tua l’estranea melodia
attraversi frontiere
conservi la canzone di tua madre
per cantarla ai tuoi figli
Gladys Basagoitia
Di Annalisa (del 02/04/2009 @ 10:47:26, in Poesia , linkato 2067 volte)
Ho sempre creduto che qualcosa (molto, per essere più preciso; quasi tutto, direi) dovesse mutare nella nostra società. So che questo mutamento si prepara da tanto tempo, forse da decenni. So che molti non vi credono o non lo vogliono; e perciò riparano, racconciano, aggiustano quel che è troppo guasto, convinti che nessun crollo sia imminente. Intanto, un poco per giorno, il mondo muta.
Sono vissuto spiando il giorno di quella caduta; e preparandolo. Anche con poesie come questa, preparandolo. Ma la gioia che fin da ora mi ripaga di inevitabili sofferenze non è solo nella certezza di aver contribuito ad una trasformazione che voglio positiva; è nella persuasione che la causa occasionale finale potrà essere data dal leggero impeto di una giovinezza e di una felicità, dal minimo peso di un uccello, di una rondine, capace quindi di sottrarsi al crollo, di non avvertirlo nemmeno. Verranno generazioni di giovani che saranno più felici di noi e non avranno nemmeno bisogno di sapere da quale mondo atroce noi eravamo circondati. (Franco Fortini)
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Scopro dalla finestra lo spigolo d’una gronda,
in una casa invecchiata, ch’è di legno corroso
e piegato da strati di tegoli. Rondini vi sostano
qualche volta. Qua e là, sul tetto, sui giunti
e lungo i tubi, gore di catrame, calcine
di misere riparazioni. Ma vento e neve,
se stancano il piombo delle docce, la trave marcita
non la spezzano ancora.
Penso con qualche gioia
che un giorno, e non importa
se non ci sarò io, basterà che una rondine
si posi un attimo lì perché tutto nel vuoto precipiti
irreparabilmente, quella volando via.
(Franco Fortini, 1958)
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La gronda, allegoria del sistema e delle istituzioni. Troppo vecchie e troppo a lungo riparate nonostante l'evidenza dei danni strutturali, può oggi intendersi come allegoria del sistema capitalistico e liberista. In evidente collasso, il volo di una rondine può farlo definitivamente crollare. Forza che è primavera!!! (A.M)
Di Annalisa (del 28/10/2008 @ 17:25:24, in Poesia , linkato 922 volte)
Qulche giorno fa, la mia amica Rosina Valcárcel, nota poetessa peruviana, figlia del grandissimo poeta e compagno Gustavo Valcárcel e dell’instancabile militante comunista Violeta Carnero Hoke, mi ha regalato una grande emozione dedicandomi questa poesia.
Non credo di meritare i suoi versi. Quello che so è che da tempo ci unisce qualcosa di molto forte. Qualcosa di forte e sottile nello stesso tempo, che viene da un libro di suo padre. Un libro che non so bene, né come, né quando, mi ha scelta...
“Obra poética”, tutta la poesia di Don Gustavo Valcárcel dal 1947 al 1987 . L’edizione che gelosamente conservo da tanti anni è la prima, del 1988. Quasi vent’anni dopo, il destino ha voluto che Ros ed io ci incontrassimo lungo quelle strade alle quali conducono l’amore per l’uomo e per il popolo.
“... vengo dal popolo e vado al popolo, al principio e alla fine del vissuto. Potranno dirmi tutto, meno che non ti ho amato con ogni poro della mia pelle. Potranno rinchiudermi, picchiarmi, distruggermi, ma il giorno dopo la mia polvere e la mia parola staranno ancora combattendo”: questo percorso di vita immaginava Don Gustavo Valcárcel. Questa fu la sua vita. E questa è anche la vita di Rosina, sua figlia.
Grazie Ros.
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La traccia dell’arcobaleno
(a Annalisa Melandri)
Dietro i guerrieri che fuggono
Restano dolci mani nude
Le tue mani compagna
E il tuo cuore nobile
In cerca dei carnefici e dei ruffiani che ci governano
Perché non sia la vergogna a seppellirci
Di Annalisa (del 27/10/2008 @ 22:43:48, in Poesia , linkato 1349 volte)
Hace unos días, mi amiga Rosina Valcárcel, reconocida poeta del Perù, hija del gran poeta y camarada Gustavo Valcárcel y de la incansable militante comunista Violeta Carnero Hoke, me conmovió dedicándome este poema.
No creo merecer sus versos. Lo que yo sé es que algo muy fuerte nos une, desde tiempo. Algo muy fuerte y sutil que pasa a través de un libro de su papá. Un libro qué no se bien ni cómo, ni cuando, me escogió... ”Obra poética” , toda la poesía de Don Gustavo Valcárcel desde 1947 hasta 1987. La edición que yo celosamente guardo desde años es la primera de 1988. Casi veinte años después, el destino quiso que Ros y yo non encontráramos en los caminos en los que nos llevan el amor por el hombre y el pueblo, por la mujer y el pueblo...
“... vengo del pueblo y voy al pueblo, al principio y al fin de lo vivido. Podrán decirme todo, menos que no te amé con cada poro. Podrán encerrarme, golpearme, destrozarme, pero al día siguiente mi polvo y mi palabra estarán en el combate” : esa trayectoria de vida dibujaba Don Gustavo Valcárcel. Esa fue su vida. Esa también es ahora la vida de Rosina, su hija.
Gracias Ros.
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La huella del arco iris (A Annalisa Melandri)
Tras los guerreros que escapan Quedan dulces manos desnudas Tus manos camarada Y tu corazón muy alto Tras los verdugos y rufianes que nos gobiernan Que no sea la vergüenza la que nos entierre Despiertas Altivas hemos de seguir la huella del arco iris La de nuestros compañeros torturados Por no apartarse de la luz violeta Tratemos de callar al silencio... Continua a leggere...
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