Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ormai il diritto su quelle rovine lo hanno pagato con il sangue e quindi non se ne andranno. Così affermano dopo la mattanza di venerdì scorso, gli abitanti del ejido (una sorta di fondo collettivo) di Miguel Hidalgo, Chiapas, che dal 7 settembre avevano occupato le rovine del sito archeologico di Chincultik in quanto lasciate in grave stato di abbandono e di degrado dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. L’occupazione della zona archeologica è costata la vita infatti a 6 contadini, barbaramente uccisi da membri della polizia intervenuti sul luogo per cacciarli via. Una decina i feriti e circa trenta le persone in stato di arresto. ... Continua a leggere...
A TODAS LAS ORGANIZACIONES DE DERECHOS HUMANOS NACIONALES E INTERNACIONALES,
A LA PRENSA EN GENERAL,
A LOS CAMPESINOS, ESTUDIANTES, MAESTROS,
A LA SOCIEDAD CIVIL,
A LA POBLACIÓN EN GENERAL
Campaña de cartas por la presentación con vida de Francisco Paredes Ruiz, Edmundo Reyes Amaya, Gabriel Alberto Cruz Sánchez y Lauro Juárez, detenidos desaparecidos por el gobierno de México en el año 2007.
Les solicitamos de la manera más urgente su solidaridad ante este caso de la desaparición forzada de nuestros familiares, ya que a más de un año de la desaparición forzada de los luchadores sociales; José Francisco Paredes Ruiz (integrante de organización de derechos humanos Fundación Diego Lucero), Edmundo Reyes Amaya, Gabriel Alberto Cruz Sánchez, y a 11 meses de la detención desaparición forzada de Lauro Juárez, las autoridades no han dado con su paradero.
En el estado de Michoacán el 26 de septiembre del 2007 desapareció José Francisco Paredes Ruiz, integrante de la organización de Derechos Humanos Diego Lucero (organización que lleva la denuncia de 7 casos de detenidos desaparecidos en los años 70), Francisco participo en la defensa de tierras comunales del Lago de Zirahuen, en el Estado de Michoacán. A demás de que Francisco Paredes Ruiz en los años 70 fue preso político durante 7 años y durante unos días fue detenido desaparecido.
En Oaxaca, El 25 de mayo del 2007, detienen y desaparecen a Gabriel Alberto Cruz Sánchez y Edmundo Reyes Amaya, quienes los reivindica un grupo insurgente; Ejercito Popular Revolucionario (EPR). ... Continua a leggere...
alcuni ci tengono particolarmente a che siano ben lucide...
Foto: Annalisa Melandri
Foto: Annalisa Melandri
I fratelli Cerezo, detenuti nel Centro di Rieducazione Sociale di Atlacholoaya, Morelos, in Messico, sono stati liberati ieri, 16 febbraio 2009, dopo aver scontato una condanna a sette anni e mezzo di reclusione con le false accuse di terrorismo, associazione a delinquere, possesso di armi ed esplosivi e criminalità organizzata.
La loro storia ha quasi dell’incredibile ed è emblematica dei metodi di giustizia sommaria tutt’ora vigenti in Messico. Antonio, Héctor e Alejandro Cerezo, insieme a Sergio Galicia, un indigeno nahuatl (liberato pochi mesi dopo l’arresto) e a Pablo Alvarado, furono arrestati il 13 agosto del 2001 e accusati di essere i responsabili delle esplosioni avvenute l’8 agosto dello stesso anno in tre banche Banamex a Città del Messico. ... Continua a leggere...
.
Foto: H.I.J.O.S. México
L’oscurità genera la violenza
e la violenza ha bisogno di oscurità
per diventare crimine.
Per questo il due di ottobre attese la sera
perchè nessuno vedesse la mano che impugnava
l’arma, ma solo i colpi che sparò.
(Da Memorial de Tlatelolco di Rosario Castellanos)
Da genocida a “innocente con riserva di legge”. Questa potrebbe essere la formula magica con la quale la giustizia messicana ha salvato il 27 marzo scorso, l’ex presidente Luis Echeverría Álvarez, 87 anni, dall’accusa di genocidio, come richiesto già dal Tribunale Speciale per i Movimenti Sociali e Politici del Passato (Femospp). Il massacro di Tlatelolco (o della Piazza delle Tre Culture) fu chiamata quella strage, compiuta dallo stato per distruggere nel giro di poche ore il movimento studentesco messicano.
E di genocidio si trattò, compiuto contro un “gruppo nazionale” (quello degli studenti) come ha dichiarato una perizia sociologica.
Correva l’anno 1968. Il magnifico 1968. Fu magnifico ed organizzato non solo negli Stati Uniti ... Continua a leggere...
Domani, 27 aprile alle ore 12 ne parlerà in diretta dal Messico Matteo Dean su Rai News24 (video)
La situazione in Messico rispetto al dilagare della febbre suina sembra aggravarsi con il passare delle ore.
Come riporta il quotidiano La Jornada il numero dei morti in un solo giorno è passato da 62 a 81 e i casi di persone che hanno contratto il virus da 1000 a 1324. Negli Stati Uniti sono già 11 quelli accertati, ma alcuni casi sospetti si registrano in Nuova Zelanda e probabilmente in Spagna.
In Messico l’epidemia sembra al momento concentrata nella zona del Distretto Federale, nello Stato delMessico e a San Luis Potrosí e la popolazione è invitata a non effettuare spostamenti all’interno del paese se non strettamente necessari.... Continua a leggere...
L’Interpol, su richiesta del governo colombiano, ha emesso nei giorni scorsi una così detta ficha roja, un mandato di cattura internazionale contro Lucía Morett, la giovane messicana sopravvissuta ma rimasta gravemente ferita, nel bombardamento effettuato dall’Esercito colombiano contro un accampamento delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, avvenuto il 1 marzo 2008 a Sucumbíos, in territorio ecuadoriano, dove oltre al numero due delle FARC, Raúl Reyes e altri 25 guerriglieri, hanno perso la vita quattro suoi connazionali, gli studenti Verónica Velázquez Ramírez, Juan Gonzáles del Castillo, Fernando Franco Delgado e Soren Ulise Avilés Angeles.
Alla Procura Generale della Repubblica del Messico tuttavia ad oggi non è stata notificata nessuna richiesta ufficiale di arresto contro la giovane, volta ad una sua eventuale estradizione in Colombia.
I legali di Lucía Morett stanno preparando due ricorsi, uno da presentare in Colombia e uno in Messico, mentre verrà anche chiesto l’intervento della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) affinchè consideri Lucía Morett come perseguitata politica del governo di Álvaro Uribe e possa pertanto offrirle protezione adeguata. ... Continua a leggere...
Lo scorso 7 luglio si è tenuta a San José di Costa Rica presso la Corte Interamericana di Difesa dei Dirtti Umani un’udienza che per il Messico può essere considerata storica.
Per la prima volta nella storia dell’Esercito e del paese, lo Stato messicano si trova al banco degli imputati per la politica repressiva applicata dal governo e dalle Forze Armate durante la così detta guerra sucia. Il caso preso in esame, della sparizione forzata di Rosendo Radilla Pacheco, avvenuta il 25 agosto del 1974 ad Atoyac de Álvarez, stato del Guerrero, e del quale quella del 7 luglio è stata soltanto l’udienza preliminare, è considerato infatti emblematico di centinaia di altri avvenuti in quegli stessi anni, nel decennio compreso tra la fine degli anni ’60 e la fine degli anni ’70, quando la sparizione forzata era una modalità repressiva applicata sistematicamente in Messico con lo scopo di rompere l’unità del tessuto sociale organizzato e di annientare fisicamente qualsiasi forma di protesta e di dissidenza.
Di Rosendo Padilla, arrestato ad un posto di blocco militare mentre viaggiava su un bus ... Continua a leggere...
Il reporter freelance statunitense Brad Will, fu ucciso da un colpo di arma da fuoco il 27 ottobre 2006 mentre stava coprendo per Indymedia New York gli scontri tra la APPO, l’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca e la Polizia Federale Preventiva nella cittadina messicana durante la protesta (appoggiata dalla quasi totalità della popolazione) organizzata dal sindacato dei maestri che chiedeva migliori condizioni di lavoro e salariali, nonché le dimissioni del governatore dello Stato Ulises Ruiz Ortiz.
Sulla morte di Brad Will la Procura Generale della Repubblica (PGR) del Messico non è riuscita ancora, nonostante siano trascorsi ormai quasi tre anni, a fare chiarezza.
Anzi. Sta assumendo proprio in questi giorni toni sempre più accesi la polemica sui risultati delle perizie condotte separatamente dalla PGR e dalla CNDH, la Commissione Nazionale dei Diritti Umani.
Il 17 luglio scorso infatti, la Régia Polizia a cavallo canadese, su richiesta della PGR ha presentato una sua perizia nella quale conferma pienamente le tesi governative sulla morte di Brad Will, e cioè che il giovane sarebbe stato ucciso da alcuni simpatizzanti della APPO che in quel momento si trovavano molto vicini a lui. ... Continua a leggere...
|
|
Ci sono 1166 persone collegate
<
|
aprile 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
America Latina
Antiper - critica rivoluzionaria dell'esistente.teoria e prassi del non ancora esistnte
Lavoro
Primo Maggio - foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
Cuba
Messico
Perú
Repressioni
Mapuche
Centro de políticas públicas
Medio Oriente
Amici
Fotografia
Editoria
Radio
19/04/2024 @ 12:39:46
script eseguito in 309 ms
|