Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
"
un urlo selvaggio
denso
...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell'emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.
A Fiumicino i voli diretti negli Stati Uniti partono da un nuovo terminal, il T5. Un addetto mi dice che e´riservato esclusivamente ai voli "sensibili", e cita Stati Uniti e Israele... C'e´la stessa confusione di quando il T5 non esisteva, e gli stessi controlli, scarsi tra l'altro, piu´che altro riservati ai documenti. Solo un terminal almeno a prima vista molto piu´triste, poi una navetta ti prende e ti porta nella solita area di sempre da dove partono tutti per tutto il mondo, zone "sensibili" e non. E allora?
La terribile proposta di Maroni della schedatura dei bambini rom a mezzo impronte digitali, che secondo il ministro dell’Interno sarebbe un’ulteriore garanzia per la tutela dei loro diritti e un mezzo per difenderli dai genitori sfruttatori, mi ha fatto venire in mente che, sempre in materia di tutela della sicurezza dei bambini, la nostra normativa per l’identificazione dei minori è a dir poco ridicola.
Al momento dell’iscrizione di un minore sul passaporto di uno dei genitori, per esempio, gli unici dati del bambino che vengono riportati sono il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita. Senza fotografia. Lo spazio per la foto c’è, ma questa fino ad una certa età non è obbligatoria.
Pertanto immagino che sia possibile e probabile, che un qualsiasi malintenzionato sul cui passaporto sia registrato un figlio e che voglia effettuare un traffico di bambini possa:
partendo dall’Italia senza figlio (ovviamente), recarsi in un qualsiasi altro paese, prelevare un bambino dello stesso sesso e apparentemente della stessa età di quello registrato sul suo passaporto e farlo entrare come suo figlio, e al ritorno farne ciò che vuole.
con lo stesso sistema partire dall’Italia con un figlio non suo ma con le stesse caratteristiche di quello registrato sul suo passaporto. E giunto nel paese di destinazione, farne ciò che vuole.
O no? E’ così facile come sembra o spero, mi auguro, che non sia così?
Ho fatto presente questo una volta a un addetto ai controlli documenti di Fiumicino che mi ha detto: “signora, lei ha ragione, non faccio io le leggi, ma se vuole può mettere le foto dei suoi figli sul passaporto...”.
Certo, solo che io non ho nessuna intenzione di vendere i miei figli, né qualsiasi altro bambino.
la foto è stata scattata a Firenze durante i cortei che si dirigevano al festival alle Cascine
“Il Festival nazionale de “L’Unità” per il 1975 si è svolto a Firenze, alle Cascine, dal 30 agosto al 14 settembre. Un programma fitto ogni giorno di spettacoli, proiezioni, concerti e dibattiti, un susseguirsi di avvenimenti culturali che ha coinvolto tutta la città. La giornata conclusiva si è aperta con una grande manifestazione alla quale hanno preso parte un milione di persone: due interminabili cortei si sono mossi contemporaneamente da Piazza della Libertà e da Porta Romana per confluire, dopo aver attraversato il centro della città, sul viale delle Cascine, davanti al palco del Comitato centrale e delle delegazioni ospiti. Un milione di persone giunte in gran parte da tutta Italia con treni speciali, centinaia e centinaia di pullman, carovane di auto.”
Tra il serio e il faceto, con simpatia ai miei lettori:
...
Si è acceso da qualche giorno su questo sito un dibattito (che non aveva nulla a che vedere con l'argomento iniziale del post) assai interessante sul fatto che alcuni di coloro che usufruiscono di questo spazio, lo fanno utilizzando nickname o pseudonimi diversi per commentare nei post pubblicati.
Il loro utilizzo ovviamente non ha nulla a che vedere con il disturbo di natura psichiatrica di ben più grave entità di chi soffre di personalità multipla e quindi a Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, che tempestivamente sono intervenuti, consiglio simpaticamente di non scomodarsi tanto e di dedicare i loro studi e rivolgere le loro diagnosi a casi ben più importanti e seri. Non ho mai detto né suggerito che la “malattia” debba fare il suo corso. Ho solo scritto che faccio fatica a seguirvi in questa discussione, ma è una difficoltà legata esclusivamente al fatto che almeno io quando devo dire qualcosa a qualcuno preferisco dirgliela con nome e cognome o altrimenti sto zitta. Dire a qualcuno per esempio “sei un cretino” utilizzando un nickname è secondo me l’equivalente del tacere. Il qualcuno non saprà mai o non avrà mai la certezza di sapere che sono stata io a dirgli “cretino”. E che gusto c’è?...
Leggo su più giornali questa mattina che Ahmadinejad “gela l’europa” perchè ha dichiarato di voler continuare con il suo programma di arricchimento dell’uranio.
L’Europa ormai si gela e si surriscalda a seconda di che aria tiri negli Stati Uniti, ma a voi, cittadini del mondo, non viene nemmeno un brividino piccolo piccolo nella schiena sapendo che Israele, Cina, Russia, Francia, Stati Uniti, Pakistan, India , Corea del Nord ... e chissà quanti altri hanno l’atomica?
Ahmadinejad gela e Istraele no? Ma Ahmadinejad è musulmano e ha detto bene ieri sera Alex Zanotelli, al Palazzo delle Esposizioni a Roma, in un discorso tuttavia non riferito all’Iran e all’atomica, ricordando che “abolito il comunismo, bisogna ora costruire il nuovo nemico, e questo nuovo nemico oggi sono i musulmani”.