In Messico si spera che la situazione non sfugga di mano da un momento all’altro, ma giungono continuamente notizie di detenzioni illegali, violazioni dei diritti umani, episodi di violenza e abusi, soprattutto a carico degli insegnanti e leader sociali. In varie scuole di Oaxaca e delle zone circostanti si sono registrate incursioni della Polizia Federale Preventiva, che con le armi in pugno, davanti agli stessi alunni hanno picchiato e arrestato dei maestri, generalmente attivisti del movimento sociale che con forza chiede le dimissioni del governatore Ulises Ruíz. Si registrano dozzine di arresti extragiudiziali in tutto il territorio di Oaxaca, in uno stato dove i diritti individuali sono stati cancellati totalmente.
Dal sito ufficiale della APPO , traduco un comunicato della Rete di Oaxaca per i Diritti Umani a cura di Sara Méndez Morales :
“Dopo la retata realizzata dalla Polizia Federale Preventiva contro i manifestanti il giorno 25 Novembre del 2006 della APPO, Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, continuano le persecuzioni e le minacce ai leader sociali, appartenenti alla APPO, difensori dei diritti umani come la Rete di Oaxaca dei Diritti Umani che è stata accusata di “difendere dei delinquenti”, organizzazioni civili come il Servizio per una Educazione Alternativa, così come organizzazioni religiose e parrocchie. Le minacce provengono principalmente dalla “radio cittadina” stazione clandestina in appoggio al governo di Ulises Ruíz. Il giorno 28 novembre, dalle 9 di mattina, elementi della PFP hanno perquisito il Giardino dei Bimbi, ubicato nella Colonia del Maestro in un’operazione volta ad arrestare la maestra Carmen López Vásquez, attivista della APPO , come da informazioni del quotidiano La Jornada. Nello stesso modo altre scuole primarie e secondarie si sono riempite di agenti della PFP in cerca di maestri con l’ordine di arrestarli durante le lezioni, davanti al terrore e al turbamento degli alunni. Situazioni simili si sono ripetute a Zaachila e a San Pablo Huixtepec, municipio de Valles Centrales, dove a causa del fracasso dell’entrata di agenti della PFP, si è creato un clima di paura generalizzato che ha fatto sì che i genitori ritirassero i propri figli anticipatamente dalle scuole. L’ intimidazione e il controllo poliziesco sono state evidenti nell’irruzione della polizia governativa in abiti civili nella Chiesa dei Poveri, alla “Casa della Chiesa di Oaxaca” dove fu realizzato il Foro dei Popoli Indigeni di Oaxaca i giorni 28 e 29. Durante il pomeriggio abbiamo avuto notizie dell’assedio di polizia che si è verificato intorno alla Città Universitaria, dove persone che transitano a piedi o in macchina sono state perquisite ed arrestate arbitrariamente da elementi dell’AFI, da forze governative e dalla PFP. La Rete di Oaxaca dei Diritti Umani manifesta la sua preoccupazione per questa situazione di violenza e di persecuzione che sta crescendo nello stato di Oaxaca ed esige dal Governo Federale e Statale: • Fermare il clima di linciaggio e di “guerra sucia” che cresce nella società, specialmente contro i difensori dei diritti umani. • Fermo totale della repressione e attacco alla Società di Oaxaca e ai suoi Movimenti Sociali. • che lo stato messicano e concretamente il Governo Federale, garantisca la sicurezza dei diversi leader sociali ed appartenenti della Società Civile. • che il governo messicano, intraprenda azioni affinché termini la persecuzione organizzata strategicamente dal governo dello Stato di Oaxaca, contro i leader sociali che stanno partecipando al Foro, perché stanno sconvolgendo i diritti fondamentali e cioè :la libertà di riunione, la libertà di espressione e soprattutto si attenta contro la libertà personale. • che si rispetti l’inviolabilità del Domicilio e la sicurezza Giuridica delle persone.
Antro. Sara Méndez Morales Secretaria Tecnica de la Red Oaxaqueña de Derechos Humanos
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