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LEGGENDO QUA E LÀ, OGGI 29 NOVEMBRE
Di Annalisa (del 29/11/2006 @ 12:07:32, in Società/Sociedad, linkato 963 volte)
Leggendo qua e là sui giornali oggi…

• Da Ankara il Papa dice che “come è ben noto (sarà!?) noi non siamo dei politici ma…” auspicando l’ingresso della Turchia nell’UE .
Non è un politico ma fa di tutto  per occuparsi di politica e infatti il premier turco Erdogan che poche settimane fa aveva assicurato che non avrebbe partecipato all’incontro con Benedetto XVI per non essere segnato come il primo leader politico musulmano a stringere la mano al pontefice cristiano accusato di aver insultato l’Islam, evidentemente deve aver cambiato idea allettato dalla mediazione favorevole del Papa a favore dell’ingresso in Turchia nell’ Unione Europea.
• Da Riga, al vertice della Nato, un Bush esaltato più che mai, nel suo delirio globale auspica una Nato (speriamo proprio di no!!) allargatissima anche a paesi lontani, un grande esercito cattolico e ultraconservatore che di fatto servirebbe solo a scatenare una terza guerra mondiale e difende la “battaglia ideologica del Ventunesimo Secolo” affermando e tuonando come Marte che “in questa battaglia noi non accettiamo altro che la vittoria, per i nostri figli e i nostri nipoti” . E tirandoci le orecchie per il ritiro dall’Iraq (ma ci sarà, c’è ancora o c’è stato??, boh??) ci preannuncia che in Afghanistan “dovremo accettare anche compiti difficili” e detto da lui… torture? carri armati che uccidono bambine per strada? prigioni del terrore?
• Alla faccia della libertà di stampa gridata per tanti altri paesi, Cuba in testa, Enrico Deaglio e Beppe Cremagnani, autori di “Uccidete la democrazia” sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di “diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose atte a turbare l’ordine pubblico”. Ricordo che tempo fa Human Rights Watch bacchettò il presidente colombiano Uribe perchè invece di aprire inchieste su quello che i media del paese andavano denunciando, (cioè i legami tra i narcoparamilitari e i servizi segreti, legami accertati e che stanno portando in questi giorni a decine di arresti) accusò i giornalisti di turbare la democrazia colombiana. Human Rights watch perché non vieni a dare un’occhiatina anche qui da noi?
Come lo stesso Deaglio ha denunciato infatti, si tratta di “uno sbarramento al giornalismo di inchiesta”.
Ricordiamo che all’indomani del risultato elettorale, lo stesso Silvio Berlusconi e tutta la sua gang si sgolarono gridando al broglio elettorale, in quel caso non ci fu diffusione di notizie false? Non si cercò in qualche modo di turbare l’ordine pubblico?
E cosa dire di tutte le inchieste, forse esagerate nelle conclusioni, forse no, che animano il giornalismo? Porre e porsi domande, cercare risposte, magari ipotizzarle, creare dibattito, seminare dubbi cercando certezze, non è forse questo il vero mestiere del giornalista? Perché se un premier dall’alto di un palco o da uno schermo televisivo può gridare al broglio elettorale, non può farlo un giornalista che sta semplicemente facendo il suo lavoro? Oltretutto Berlusconi lo sentivi e lo vedevi anche non volendo, accendevi la televisione ed era lì o lui o chi per lui a gridare alla frode, il DVD di Deaglio sei sempre libero di decidere o meno di vederlo …

E per oggi basta (e avanza)