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Cuba e Liberazione: voce di partito o voce d'edicola?
Di Annalisa (del 05/06/2007 @ 12:27:55, in Dis-informazione/Des-información, linkato 1452 volte)
Il PRC è un partito composto da uomini. Gli uomini di un partito hanno delle idee, spesso diverse fra di loro.
Non credo che su Cuba all’interno del PRC ci sia stato “lo strappo”  di cui ho sentito parlare, credo invece che ci sia un dibattito acceso e vivo fra posizioni diverse. 
Non so perché Sansonetti si sia preso la briga sul giornale del PRC di far pubblicare degli articoli che sicuramente non rispecchiano le anime di tutto il partito. E le numerose lettere che sono state pubblicate in questi giorni lo dimostrano.
Così facendo si crea confusione tra gli elettori  e credo sia  lecito a questo punto domandarsi se esista una linea di politica estera del Partito di Rifondazione Comunista che a prescindere dalle idee dei singoli uomini, lo identifichi ideologicamente e lo definisca anche meglio rispetto agli altri partiti italiani. Credo che ogni elettore abbia il diritto di sapere il suo partito di riferimento, a prescindere dalle opinioni personali di ognuno degli uomini che ne fanno parte,   che posizione assume  in un tema così delicato come quello della politica estera.
Dire “che posizione assume”  non vuol dire necessariamente appoggiare incondizionatamente Fidel Castro o meno, non vuol dire mancare di obiettività e lasciarsi trasportare da una sterile ideologia oppure buttare a mare nel viaggio verso Miami tutto ciò che di buono a Cuba è stato fatto, nonostante le difficoltà.
Io credo che in tutte le lettere che ho avuto modo di leggere, anche quelle pubblicate da Liberazione questo sia stato il punto fermo ribadito da tutti: “è vero che… ma è anche e altrettanto vero che…”. In una situazione complessa come quella cubana non si può,  come la Nocioni e Sansonetti  hanno fatto, buttare a mare ciò che di buono c’è e accendere i riflettori impietosamente solo sulle difficoltà, che nessuno si sogna ancora oggi di negare.
Tutto sommato credo che il popolo cubano se non altro meriti un po’ più di rispetto e di considerazione perché se Fidel Castro dopo 50 anni ancora è lì,  probabilmente il popolo cubano non ritiene che a Cuba sia tutto da buttare a mare.
Leggo   su Liberazione l’articolo di Fabio Amato (responsabile nazionale esteri Prc) il quale esplicitamente dichiara che su “Liberazione si esprimono liberamente opinioni che non coincidono necessariamente con quelle del Partito”. E continua, che “pensiamo (noi come  partito?) che per essere amici e vicini a Cuba non serva tacere quando non si condividono delle scelte, né essere reticenti sui problemi attuali. Ma lo facciamo stando dalla sua parte. Dalla parte del suo popolo e della Rivoluzione.”
Io credo abbia parlato a nome del partito, la linea estera della politica di Rifondazione Comunista probabilmente è questa e Sansonetti che di mestiere fa il giornalaio,  non ha fatto altro che trascinare i suoi lettori in quella melma di bugie e di volgarità, di critiche senz’anima in cui sguazzano decine di giornalisti ai quali diciamocelo chiaramente, dei poveri, degli analfabeti, dei malati e dei bambini di quella parte del mondo non interessa un fico secco. Ai quali non interessa che un povero in Sud America preferirebbe di gran lunga vivere a Cuba che non in Colombia o ad Haiti per esempio.
Sansonetti vende un giornale e adesso va tanto di moda parlare male di Cuba, come di Chávez.
Non siamo più negli anni 60 e 70 dove la Rivoluzione Cubana, Fidel ed Ernesto facevano sognare una società più giusta per tutti.
Nella sua “difesa d’ufficio” della Nocioni (suvvia che ci aspettavamo? ) non può non ammettere che in è effetti “l’ironia  è stata  scorretta”, salvo poi aggiungere che “raramente l’ironia è corretta” .
Ma l’avranno capito almeno la Nocioni e Sansonetti che non si ironizza sui padri che hanno perso i figli, sulle mogli dei detenuti, mai, qualunque sia il loro crimine e  non si ironizza mai sulle miserie, né sulla tragicità della vita?
 
Volevo inoltre  ringraziare i lettori di questo blog,   perché sebbene quando si parli di Cuba gli animi si surriscaldano, avete  partecipato attivamente in questi giorni al dibattito ma soprattutto avete discusso pur nelle opinioni diverse,  in modo civile e costruttivo, apportando spunti di riflessione e notizie interessanti.
Grazie a tutti voi.