Omero Ciai, Pablo Neruda e Pablo De Rokha
Omero Ciai lascia il suo anticastrismo a Rafael Rojas su La Repubblica dell’8 marzo (Il corpo sofferente di Castro e le ferite aperte dei Cubani) e direttamente alle parole di George Bush con un’intervista rilasciata dal presidente degli Stati Uniti ai rappresentanti dei paesi latinoamericani che visiterà, dal titolo “Il dopo Castro? Lo decidano i cubani”…(che detto da George …) e si occupa di letteratura: “Da Ungaretti a Naipaul, così gli scrittori si odiano” in cui nel finale scatena il suo risentimento anticomunista (visto che non ha potuto con Castro) con Pablo Neruda e il partito comunista cileno.
Riporto testualmente:
“L’invidia verso la fama meritata o immeritata poi può far di peggio:due grandi poeti e grandi amici come i cileni Pablo Neruda e Vicente Huidobro smisero di parlarsi quando in un’antologia il secondo ricevette qualche riga in più di biografia rispetto al primo. Mentre il terzo incomodo, Pablo de Rokha morì suicida espulso dal partito comunista dagli amici di Neruda”.
La polemica tra Neruda e Huidobro fu complessa e articolata e comunque l’amicizia tra i due si rinsaldò poco prima della morte di Huidobro a Isla Negra nella casa di Neruda dove si erano incontrati.
Ma completamente fuori luogo appare la conclusione dell’articolo di Ciai. Pablo De Rokha (auore di Neruda y yo, un' invettiva rabbiosa e isterica nella quale accusa Neruda di essere un mistificatore e plagiatore) muore suicida nel marzo del 1968, seguendo pochi mesi dopo lo stesso tragico destino di suo figlio Pablo. Egli viveva in ristrettezze economiche e afflitto da malattie e depressioni. Fu espulso o si allontanò dal Partito comunista cileno nel 1940 quindi molto prima della sua morte.
Ma si sa, Pablo Neruda è stato accusato anche di aver avvelenato Tina Modotti e di essere uno degli assassini di Trotski….
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