Lunedi 19 Aprile 2010 - ore 17,00
Comuna en Construcción
un film di Dario Azzellini e Oliver Ressler sull'esperienza delle forme di autogoverno popolare nel Veneuzela bolivariano
presso il Centro Culturale "La Città del Sole", vico Giuseppe Maffei a San Gregorio Armeno, 18 -Napoli
“Vamos a decidir nosotros qué es lo que queremos. Nosotros somos los que sabemos las necesidades, qué es lo que pasa en nuestra comunidad” IN OCCASIONE DEL BICENTENARIO DELL'INDIPENDENZA VENEZUELANA incontro-proiezione-dibattito con l'autore italo-tedesco Dario Azzellini
sullo stesso documentario articolo di Barbara Meo Evoli: Presentato presso il Celarg di Caracas il lungometraggio “Comuna en construcción” di Dario Azzellini, politologo italo-tedesco, e Oliver Ressler
di Barbara Meo Evoli
E’ fatto di dibattiti, confronti, lezioni, conflitti e attese. Il cammino, lungo, difficile ma fruttuoso, di costruzione di una Comuna, filmato da Dario Azzellini e Oliver Ressler, è stato presentato al pubblico presso il Celarg di Caracas.
Giovedì scorso è stato presentato presso il Celarg di Caracas il documentario “Comuna en construcción” girato nell’agosto 2009 fra Petare, Catia e Barinas.
Dario Azzellini ha fotografato la gente che partecipa ai consigli comunali, le loro riunioni, i loro problemi, la loro quotidianità. Ha voluto mostrare coloro che sono gli autori instancabili del vero cambiamento dei barrios. Chi sono questi protagonisti troppo spesso invisibili? Moltissime donne. Lavorano tutto il giorno, cucinano, stirano, lavano i panni a mano, si occupano dei bambini, la sera partecipano alla riunione del consiglio comunale, il giorno dopo agiscono per concretizzare i progetti. Spesso sono loro che prendono la parola, sono loro che parlano dei progetti concreti: costruire una strada asfaltata, riparare l’impianto fognario, raccogliere la spazzatura, far arrivare l’elettricità dove non c’è.
Azzellini e Ressler sono andati dove spesso le telecamere non arrivano. Con “Comuna en construccion” mostrano la formazione della ‘città comunale’ “Antonio José de Sucre” nello stato Barinas, composta da 11 comune, la seconda costituita in Venezuela; il consolidamento del consiglio comunale “Emiliano Hernández” nel quartiere Los Magallanes de Catia di Caracas e il tentativo dicostruzione della comuna “Maca” composta da 29 consigli comunali nel quartiere di Petare.
Si vedono i partecipanti attivi delle assemblee dei consigli comunali che elaborano e portano avanti i progetti per la propria comunità. Ma si vedono anche i dormienti e gli apatici e le disfunzioni dell’organizzazione comunale.
Da un lato Omayra Peréz, un membro del consiglio di Catia, afferma che “l’organizzazione comunitaria è la più efficiente perché, essendo vicina alle necessità della popolazione, elimina gli intermediari inutili”. Dall’altro Ramon Virigay nell’assemblea per la formazione di “Antonio José de Sucre” risponde alle critiche di corruzione sostenendo che “i consigli comunali devono essere autosufficienti. Non possono continuare a dipendere dallo Stato”. A Petare, invece, Yusmeli Patiño dopo un anno di attesa per un finanziamento denuncia: “se dovesse fallire la rivoluzione sarebbe per colpa delle istituzioni, non dei consigli comunali”.
La vita di Dario Azzellini, nato nel ’67 a Wiesbaden, si svolge a metà tra l’America latina e la Germania. Dopo aver girato dei documentari e scritto libri e articoli sul Nicaragua, la Colombia e il Messico, è arrivato per la prima volta in Venezuela nel 2003 e ha diretto altri due lungometraggi: ‘Venezuela desde abajo’ e ‘Cinco fabricas’.
“Quello che volevo mostrare con questo documentario era la normalità – spiega Azzellini, laureato in Scienze politiche all’Università di Berlino e con una tesi di dottorato sulla partecipazione in Venezuela – e come la gente impara ad auto-organizzarsi. Non si parla dei consigli comunali fuori dai barrios, e questo è sbagliato”.
Al termine della presentazione, a cui sono stati presenti più di un centinaio di persone, Azzellini ha ricordato che chi volesse mostrare “Comuna en construcción” ad una comunità per uso non commerciale, avrebbe potuto ottenere una copia gratuita.
“Solo il popolo salva il popolo” ha concluso con speranza.
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