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Licenziamento Dante De Angelis: lunedě 26 ottobre la sentenza
Di Annalisa (del 25/10/2009 @ 01:11:44, in Appuntamenti, linkato 1209 volte)
DANTE DE ANGELIS REINTEGRATO!!!! h. 14.30 è appena arrivata la notizia dal Tribunale del Lavoro...
Al presidio in questo momento ci sono circa un centinaio di persone. Una ventina inoltre sono salite con Dante nell'aula dove si sta tenendo l'udienza, il cui resposnso sarà reso noto soltanto nel pomeriggio se non nei prossimi giorni in quanto probabilmente il giudice depositerà la sua sentenza.
Per strada, nei pressi del Tribunale si è raccolto un numero considerevole di persone, semplici cittadini e ferrovieri, amici di Dante, giornalisti e comuni cittadini. Rispetto all'udienza precedente l'affluenza è stata molto maggiore. Da Viareggio, teatro dell'ultima tragedia annunciata rispetto alla sicurezza delle Ferrovie è arivato un autobus  completo. Si stanno tenendo inoltre continuamente interventi dei rappresentanti dell'Orsa, di alcune rappresentanze politiche, dei ferrovieri addetti alla sicurezza. Il presidio si sta arricchendo pertanto di contenuti importanti, partendo sì dal reintegro di Dante De Angelis ma agiungendo soprattutto una discussione  interessante sui temi della sicurezza e dei tagli in questo settore che Trenitalia in questi anni sta operando selvaggiamente, per finire alla denuncia di sempre nuovi incidenti che vengono sistematicamente taciuti dalla stampa. Un grande striscione riproduce la foto del disastro di Viareggio. Mentre Dante è stato licenziato per aver denunciato (e proprio quello era il compito del suo incarico) gravi problemi di sicurezza e il rischio di incidenti poi puntualmente verificatisi, ancora per la strage di  Viareggio non c'è ancora nessun indagato mentre le Ferrovie e la ditta proprietaria della carrozza si rimpallano le responsabilità, gioco reso possibile dall'appalto, subappalto e relativa frammentazione di tutto il settore dei trasporti. Intanto i grandi progetti inultili e costosi avanzano, l'Alta Velocità corre sempre di più a scapito della nostra sicurezza e del trasporto regionale e locale, penalizzando come sempre l'utenza di massa che si serve del trasporto pubblico per recarsi quotidianamente al lavoro, e favorendo invece poche persone che devono recarsi rapidamente dal Nord al Sud del nostro paese per i loro viaggi d'affari. E' fondamentale riappropriarsi delle strutture pubbliche e non permettere che vengano messe a esclusiva disposizione di pochi! Sarà  possibile seguire la vicenda di Dante ed avere aggiornamenti sulla sentenza sulle frequenze di Radio Onda Rossa. (AM)
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PRESIDIO DI SOLIDARIETA'
 
Lunedì 26 ottobre, presso il Tribunale di Roma, si terrà l'udienza conclusiva della vertenza sul licenziamento del macchinista e delegato alla sicurezza, Dante De Angelis, avvenuto il 15 agosto 2008. Il reintegro di Dante riguarda tutti i ferrovieri, i lavoratori, i pendolari e i cittadini; la mobilitazione per il suo reintegro è una battaglia di civiltà.  La rivista dei macchinisti, "ancora In Marcia!", invita coloro che hanno a cuore la sicurezza e le libertà fondamentali a partecipare a un presidio di solidarietà che si terrà in concomitanza con l'udienza presso il Tribunale del Lavoro di Roma alle ore 11,00  presso il Tribunale del Lavoro di Roma Viale Giulio Cesare, 54 (metro A, fermata Lepanto) Aula 101, primo piano, giudice Conte. Appuntamento alla Stazione Termini, ore 10,15 binario 1, oppure direttamente di fronte all'ingresso del Tribunale alle ore 10,45.
 
Dante fu allontanato dalle Fs con la polizia ferroviaria, un atto che fu definito da più parti di "fascismo aziendale", per aver segnalato come delegato alla sicurezza, "problemi" ai treni Eurostar. Il fatto destò molto scalpore e suscitò un'ondata di proteste e prese di posizione di  ferrovieri ma anche di semplici cittadini, pendolari, parlamentari, forze politiche, Enti locali, operatori della prevenzione, mezzi di informazione, intellettuali, ecc.
Da allora ci sono stati molti altri incidenti: altri due Etr si sono spezzati, sei lavoratori sono morti sui binari, tre viaggiatori uccisi, quattro orribilmente mutilati dalle porte Killer e trentuno cittadini innocenti hanno perso la vita,
arsi vivi, nella strage ferroviaria di Viareggio. Incidenti che hanno dimostrato la fondatezza delle sue affermazioni e l'impellente necessità di migliorare
costantemente le condizioni di sicurezza, non solo per viaggiatori e ferrovieri ma anche per la cittadinanza tutta.
 
L'attacco frontale ai diritti sindacali e alle libertà fondamentali da parte delle Fs si è spinto, nel frattempo, molto oltre fino a intimidire, diffidare e minacciare numerosi altri delegati alla sicurezza e a utilizzare lo spettro di questo licenziamento verso ciascun ferroviere per gestire la fase di pesante ristrutturazione in corso, che prevede migliaia di esuberi, riduzione degli equipaggi di guida, separazione e privatizzazione dei settori remunerativi, l'azzeramento del trasporto merci e la marginalizzazione di quello pendolari.
Intimidire i lavoratori e i delegati che si occupano di sicurezza rende meno sicura qualsiasi organizzazione poiché seminando la paura si perde il fondamentale contributo di chi conosce nel dettaglio tutti i processi lavorativi e i rischi connessi. Come in molti altri servizi, anche per i ferrovieri quello di mettere in evidenza i rischi e denunciare i pericoli è un obbligo morale e un
dovere civico che deve prevalere sugli obblighi contrattuali, in particolare quando riguarda la sicurezza el 'incolumità pubblica. Per queste ragioni la decisione che sarà adottata lunedì prossimo dal Giudice del Lavoro, Dario Conte, assume una importanza decisiva nel campo delle libertà sindacali, della sicurezza ferroviaria e del lavoro ma anche, più in generale, per la libertà di parola ed il diritto di opinione di ciascuno di noi.